Giovanni Andrea De Ferrari

(Genova, 1598 – Ivi 1669)
Fu inizialmente allievo di Bernardo Castello, con lui, il suo periodo di apprendistato fu breve e presto divenne allievo di Bernardo Strozzi, che lasciò solo quando le sue commissioni divennero talmente elevate di numero, da non poterle soddisfare rimanendo nella "stanza" del Capuccino.
Dallo Strozzi apprese la lezione di intendere la pittura quale fatto di colore, non solo come tinta, ma anche come impasto, come pennellata. Per Andrea il colore è qualità dell'oggetto ed esaltazione della luce. Del vecchio maestro prese l'attitudine ad una costruzione manieristica delle figure.
Considerato un artista di primo piano nella storia della pittura del Seicento non solo genovese. Sue opere importanti sono il Sacrificio di IsaccoEbbrezza di NoèLo sposalizio di Santa Caterina. Molte altre sue opere sono presenti in numerose chiese di Genova e della Riviera.

Bibliografia

  • Castelnovi Gian Vittorio, La prima metà del Seicento: dall'Ansaldo a Orazio de Ferrari, in La pittura a Genova e in Liguria Vol II, Genova, Sagep, 1998, pag. 90-96
  • De Ferrari Giovanni Andrea, In Enciclopedia Internazionale Grolier, Vol. VII, Bergamo, Armando Curcio Editore, 1990, pag. 93-94
Ultimo aggiornamento 26 Ottobre 2022